BIBLIOTECA
La struttura
LE ORIGINI
La Biblioteca Comunale “Raffaele Liberatore” di Lanciano ebbe origine nel 1868 quando, in seguito alla legge di soppressione dei conventi, il Comune entrò in possesso delle due biblioteche dei Minori Osservanti e dei Cappuccini.
Nel 1921 fu intitolata all’illustre lancianese Raffaele Liberatore (1787-1843), letterato, storico, filosofo. Dal 1925 il patrimonio di incrementò per lasciti e doni e funzionò con regolarità, tranne nel periodo della II guerra mondiale durante il quale risentì anche di qualche danno al patrimonio.
Dal 2006 ha sede nei locali di Villa Marciani, si è arricchita di prestigiose donazioni ed è gestita da personale qualificato ed in costante aggiornamento.
La biblioteca possiede la collezione della famosa Casa Editrice Carabba, notevoli raccolte di storia regionale degli scrittori abruzzesi, nonché 80 periodici in corso, e circa 80.000 volumi, 116 pergamene, 9 incunaboli, 116 cinquecentine, 95 seicentine e numerosi manoscritti.
Dal 1996 è stato avviato dall’Amministrazione Comunale il progetto di informatizzazione di tutto il patrimonio librario della biblioteca.
LE DONAZIONI
Oltre al patrimonio storico, la Biblioteca Comunale “R. Liberatore” si è arricchita nel corso degli anni di una gran quantità di documenti a stampa, manoscritti, collezioni private e carteggi di notevole importanza per la ricerca storica nel nostro territorio. Tra le donazioni più importanti ricordiamo: Rossi, Gentile, Berenga, Fagiani, Sigismondi, Capretti, De Ritis e Marciani, il cui patrimonio è di circa 5000 documenti tra cui segnaliamo: I Regesti (atti notarili che vanno dal 400 al 700 trascritti a mano dal dott. Corrado Marciani, storico lancianese e appassionato di storia locale), la collezione di 115 pergamene dal 1200 al 1500 comprendente il lodo di San Giovanni da Capestrano, con il quale venne sancita la pace fra lancianesi ed ortonesi, le Bolle pontificie pergamenacee sulle indulgenze concesse ai lancianesi da Papa Bonifacio VIII e le prestigiose riviste di storia locale quali: l’Archivio Storico delle Province Napoletane, il Bollettino della Deputazione Abruzzese di storia patria e la collezione completa della Rivista Abruzzese dal 1886 ai giorni nostri. La famiglia del Dott. Marciani, oltre al patrimonio librario, ha voluto donare al Comune l’arredo del suo studio ricco di mobili antichi e di pregio.