Polo Museale
Mostra Paglione – Lo Splendore dell’Immagine
Il 16 giugno 2018 è stata inaugurata la mostra permanente “Lo splendore dell’immagine”, curata dal mecenate e gallerista Alfredo Paglione e dal critico d’arte Sandro Parmiggiani. La mostra comprende 42 dipinti di quattro artisti di fama internazionale: Claudio Bonichi, Arturo Carmassi, Robert Carroll e Gastón Orellana.
Le opere sono state donate alla città di Lanciano da Paglione, che si è distinto negli ultimi venti anni per aver donato a diversi musei in Abruzzo oltre duemila opere d’arte provenienti dalle sue collezioni personali.
Di origini abruzzesi, Alfredo Paglione è stato uno dei più importanti mercanti d’arte del dopoguerra. È riuscito a conservare molte delle opere più importanti che approdavano nella sua galleria. Le sue donazioni hanno così dato nuova linfa e prefigurato una rete tra i musei d’Abruzzo, grazie al concetto di “Civiltà dell’Immagine”. La donazione fatta al Polo Museale di Lanciano intende essere un omaggio alla memoria di persone assai care a Paglione: Arturo Carmassi nato a Lucca nel 1925, Gaston Orellana a Valparaìso (Cile) nel 1933, Robert Carroll a Painesville (Ohio, USA) nel 1934 e Claudio Bonichi a Novi Ligure (Alessandria) nel 1943.
La mostra è caratterizzata da linguaggi peculiari e temi assai diversi: in Carroll, lo scavo nella memoria e nell’inconscio, con l’irruzione di motivi e suggestioni legati alla cultura del tempo; in Carmassi, le metamorfosi del Minotauro, i cavalieri e le fanciulle che celano le sembianze del proprio volto dietro turbanti e tessuti; in Orellana, gli allucinanti, grotteschi personaggi che popolano il teatro ove vanno in scena le sue rappresentazioni; in Bonichi, i fiori e i frutti quasi sospesi nel vuoto del nulla e le divine fanciulle che languidamente paiono perse nel loro mondo di sogni. Il filo di continuità tra queste opere è sicuramente la teatralità. Carmassi e Orellana portano in scena violenze, tragedie, enigmi; Carroll sembra non volersi arrendere alla disumanità che avanza e Bonichi accetta le verità ineludibili dell’esistenza con dolcezza.
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